Edizione 2019

Fotoservizio di Gennaro Mazzella

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Fonte quotidiano "Il Dispari" -
Una magia antica che si rinnova, un incanto che va oltre gli anni e oltre la storia. Anzi è la Storia della nostra isola. Una Festa che ha visto vincitrice la barca di Forio con la sua Arca dei Ricordi. Ma procediamo con ordine. Come da tradizione il Borgo di Ischia Ponte ha accolto, a braccia aperte e occhi sognanti, i costruttori delle Barche Allegoriche che si sono sfidate a suon di musiche e coreografie nello specchio acqueo della Baia di Cartaromana. Una edizione particolare, questa, che ha visto la creatività degli artigiani declinare il concetto dell’acqua in tutte le sue forme. Acqua che da vita, ma anche acqua che trasporta sogni e desideri, acqua che unisce e che divide, acqua che cura ed è da monito…

Sono tante, infatti, le sfaccettature di uno degli elementi primari della nostra quotidianità fin da sempre, aspetti che sono stati catturati dalla maestria dei Maestri Costruttori e presentati agli occhi di una baia piena come non mai.

Una serata perfetta e magica in cui il filo rosso che collega ogni Barca è stato caratterizzato da un racconto reso unico dall’inconfondibile voce di Giancarlo Giannini.

A presentare lo spettacolo, poi, una spumeggiante Anna Trieste insieme a Claudio Iacono, che, dal palco, hanno dato il via e cadenzato la sfilata delle barche allegoriche ai piedi di un bellissimo Castello Aragonese illuminato (come anche la baia) dal disegno luci di Davide Scognamiglio e introdotto le musiche del Maestro Carlo Faiello e della sua ensamble.

La calda e graffiante voce di Giancarlo Giannini ha aperto questa 87ma edizione collaborando a creare una atmosfera più che unica, soprattutto grazie alla lettura di un brano tratto dal fondamentale libro di Andrea Di Massa dedicato alla Festa.

Prima a sfilare, quindi a rompere il ghiaccio della serata, è stata la barca realizzata dall’associazione Largo dei Naviganti su bozzetto dell’Istituto Superiore Cristofaro Mennella. “Dall’oscurità alla luce della salvezza”, questo il titolo della barca che ha raccontato, con l’inconfondibile architettura classicheggiante, il mito di Tifeo e di Aenaria. Le suggestioni dell’antico insediamento metallurgico e del mito delle ninfe hanno rappresentato il nucleo attorno al quale si è sviluppata la narrazione scenografica.

Seconda la barca realizzata dagli Amici della bottega dell’arte su bozzetto di Federica Labattaglia, dal titolo “So vivo”. Una struttura particolare, caratterizzata da tanti tubi e colonne, con una balena al suo interno… è la storia di Leopoldo, il capodoglio spiaggiato alcuni mesi fa sulle coste di Forio. Nello stomaco dell’animale sono stati rinvenuti plastica e nylon. Una zattera grande e sorprendente, che ha narrato la storia di Leopoldo anche se penalizzata un po’ da un sistema di illuminazione che ha di fatto non mostrato tutti i dettagli realizzati dagli artigiani.

Terza a riempire di colori la corsia creata all’interno della baia di Cartaromana è stata la Barca realizzata dalla Proloco Lacco Ameno su bozzetto di Annunziata Taliercio. “La Leggenda di Nitrodi” è il titolo di una bellissima quinta teatrale che ha portato in scena parte della nostra storia. In un tripudio di luci, il tempio galleggia sull’acqua e dall’acqua prende vita e viene verso di noi come fosse una capsula del tempo sopraggiunta per ricordarci la Storia.

“La leggenda di Nitrodi” è ispirata al omonimo libro di Tina Taliercio, un racconto contemporaneo che attualizza la storia di Ischia e le suggestioni della Fonte di Nitrodi”. Direzione artistica di Sebastiano. progettazione dell’architetto Enrico Borriello. Letture di Raffaele Mirelli e sostegno Fonte delle Ninfe di Nitrodi. Una zattera dal ritmo lento e tranquillo.
Ma la gara è entrata nel vivo e, tra musiche e colori, è entrata in corsia la penultima Barca, “Oceano e Teti”, realizzata dalla Pro Casamicciola su bozzetto di Umberto Cuomo. Una storia bella e antica, che si perde nella notte dei tempi e che narra della nascita dei nostri mari. Liberamente ispirata alla teogonia di Esiodo e Talete a Mileto, Omero chiama Oceano l’origine degli dei e l’origine di tutti. Oceano aveva un’inesauribile potenza generatrice e quando tutto aveva già dato origine da lui, esso continuò a scorrere agli estremi margini della terra, rifluendo in se stesso, in un circolo ininterrotto. Anche quando il mondo stava già sotto il dominio di Zeus, egli solo poté rimanere al suo posto primitivo. La Progettazione e la direzione artistica a cura degli architetti: Caterina e Sara Castagna, Agnese e Teresa Cianciarelli, Angela Di Iòrio e Lucia Polìto. Coreografie di Pasqualino Schiano. Letture di Leonardo Bilàrdi.

Ultima, ed attesissima, la Barca allegorica realizzata dal gruppo Fantasy Napoli su bozzetto e idea di Gaetano Maschio. Una imponente costruzione ha riempito l’intera Baia catapultando i presenti in ben quattro epoche diverse. L’isola stessa è un arca, che diventa scrigno e tutela di tutti gli elementi che la compongono. L’arca dei ricordi, questo il titolo della bellissima Barca, ha assunto varie forme: da arca a transatlantico fino a diventare vaporetto e… motoretta! Con le musiche incalzanti e belle create ad hoc per la manifestazione, i figuranti hanno mostrato quattro momenti distinti della nostra storia legati all’acqua. Vi sono state le terme, il mondo marinaro, il momento toccante della partenza “pe’ terr assaj luntan” dei migranti e l’arrivo in America con la comparsa di una grande statua della libertà, l’arrivo del turismo e l’evoluzione della nostra società. Il tutto con una regia dai cambi serrati e una musica particolare che hanno sottolineato i momenti più salienti della storia. Bozzetto realizzato da Luca De Giovanni. Progettazione e la direzione artistica di Gaetano Maschio. La consulenza scenotecnica degli architetti: Francesca, Diana e Susanna Verde, Gianni Barile. Una Barca divertente, bella e partecipata che ha strappato tanti applausi spontanei.

Un turbinio di emozioni e di sensazioni, che hanno condotto il pubblico per l’intera serata e che hanno reso l’attesa dei conteggi ancora più snervante.

Un lavoro arduo, quello della giuria, composta da: Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN); il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino; il direttore generale per l’Europa del gruppo Guang Hua Media Zhang Xiaobei; il presidente del Wuhan Institute of Design and Sciences Jackie Chan Movie and Media College, Cheng Fan; l’architetto Maria Veronica Izzo (direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del MiBAC); la cantante Fiorenza Calogero; l’architetto Paola Bovier (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio); l’illustratrice Giovanna Ballirano; l’architetto Giovannangelo De Angelis, presidente del PIDA – Premio Internazionale Ischia Di Architettura; Lello Postiglione, già organizzatore della Festa, il professore Thomas Danzl da Dresda e lo scenografo Giuseppe Lubrano.

Una festa bellissima e particolare, emozionante e coinvolgente anche nel momento della votazione per il premio della giuria popolare dedicato a Domenico di Meglio, maestro del giornalismo locale: centinaia di torce degli smartphone hanno illuminato la Baia decretando il vincitore tra non poche emozioni. Con la motoretta della barca vincitrice che per un bel po’ ha girovagato per la baia in festa!



La Classifica
1 L’arca dei ricordi, associazione Fantasy Napoli
2 Oceano e Teti, Pro Casamicciola – 92 voti
3 Dall’oscurità alla luce della salvezza, associazione Largo dei Naviganti – 86 voti

I premi speciali
Premio V. Funiciello (Giuria M.Funiciello, N.Gioba, E.Mazzella, L.Mazzella, F.Meo): L’arca dei ricordi
Premio Nerone: Oceano e Teti
Premio Andrea Di Massa: Oceano e Teti
Premio Domenico Di Meglio: L’arca dei ricordi

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